La Cotral nega il Referendum ai Lavoratori sull’accordo del 21 febbraio

I vertici Cotral negano la consultazione referendaria ai dipendenti, sull’accordo del 21 febbraio 2017 sottoscritto dalle altre Organizzazioni Sindacali

I vertici Cotral negano la consultazione referendaria ai dipendenti, sull’accordo del 21 febbraio 2017 sottoscritto dalla CGIL, CISL, UIL e FAISA CISAL, ritenuto dalla Segreteria Regionale SULCT peggiorativo delle condizioni di lavoro. Consultazione che secondo le O.S. promotrici doveva svolgersi il 31 maggio presso gli impianti.

“Con la presente”, recita la lettera di risposta dell’Azienda, “preme evidenziare che la Società Cotral SpA è favorevole ad ogni strumento di espressione democratica diretta, in linea con le recenti evoluzioni legislative in materia, e che in ogni fase della trattativa ha sempre coinvolto e recepito le istanze di tutte le Organizzazioni Sindacali riconosciute aziendalmente”. Inoltre: “L’Accordo Sindacale Aziendale del 21 febbraio 2017 è stato approvato dalla maggioranza dei componenti delle Rappresentanze del 10 gennaio 2014, pertanto è, per le parti economiche e normative, efficacie ed esigibile per tutto il personale in forza e non può essere sottoposto a referendum abrogativo”.

Secondo la Segreteria Regionale del SULCT la ratifica di quell’accordo con le sole RSU non è sufficiente alla sua approvazione e validità.