
Stipulato l’importante «Patto di Cooperazione» fra le sigle sindacati autonomi del Trasporto. Tra gli in impegni in agenda, la delicata situazione di Atac
È stato stipulato sabato scorso, 5 agosto, il «Patto di Cooperazione» fra le sigle sindacali autonome, il FAST CONFSAL, il SUL e l’UTL. L’obiettivo è «di procedere all’attivazione di una prassi di sistematica consultazione preventiva», spiega il Segretario Generale del SUL Stefano Bottoni, «finalizzata alla definizione, alla gestione e al sostegno delle iniziative sindacali condivise di carattere generale, di carattere contrattuale e di carattere negoziale, sulle tematiche inerenti le politiche comunitarie e nazionali del settore del trasporto e della mobilità».
L’accordo consolida e avvia un percorso strategico, reso necessario dalla «crisi di Rappresentanza», aggiunge lapidario Pietro Serbassi, Segretario Generale Fast Confsal, «che ha permesso la nascita di un importante Patto di Cooperazione, che oggi prende concretamente corpo con la stipula del Patto Operativo». «Al fine di creare partecipazione e sviluppare l’aggregazione in un unico soggetto sindacale», commenta il Segretario Nazionale del SULCT Antonio Pronestì, «si è ritenuto opportuno condividere e favorire la reciproca partecipazione di delegati di ognuna delle Organizzazioni, alle riunioni dei principali consessi delle OO.SS. aderenti».
«Nel dare operatività al Progetto», chiosa Angelo D’Ambrosio, Segretario Nazionale FAST Mobilità-Confsal, «con il presente Patto si insedia la Commissione di Garanzia coordinamento e verifica, preposta alla raccolta dati e all’elaborazione delle problematiche inerenti i rapporti fra le diverse strutture, ricercando, attraverso la condivisione dell’azione delle OO.SS., soluzioni politico organizzative di indirizzo. Si propone, inoltre, di trovare soluzioni per rispondere alle necessità dei cittadini relativamente ai servizi, di formare i Quadri sindacali, di istituire il Centro Studi, lo Studio Vertenziale e sviluppare la comunicazione». Per quanto concerne l’operatività locale, sono «sono previsti», recita il documento, «Organismi Territoriali guidati da un Coordinatore Territoriale» che, nominato dalla Commissione, «opera di concerto con la stessa, svolgerà gli stessi compiti e perseguirà gli stessi obiettivi a livello locale».
Già fitta l’agenda degli impegni: nei giorni 1, 8, 15 e 22 Settembre si svolgeranno le riunioni programmatiche, mentre il 30 Settembre, altra data importante, si celebrerà la prima Conferenza Organizzativa Programmatica che «si pone l’obiettivo di aprire all’aggregazione di tutti i Sindacati Autonomi che condividono la necessità di costituire un Polo Unico di Rappresentanza nel mondo del trasporto».
Tra gli impegni spicca, ovviamente, la delicata situazione di Atac SpA, sulla quale sono intervenute le rispettive Segreterie Regionali aderenti al Patto, le quali, con la nota del 9 agosto, hanno chiesto un «incontro urgente» all’Amministrazione di Roma Capitale, azionista unico dell’Azienda. «Il servizio di trasporto, garantito dalla Società Capitolina, è da considerarsi un bene comune, imprescindibile», recita il documento, «le scriventi Organizzazioni Sindacali ravvivano l’esigenza di intraprendere un percorso condiviso, finalizzato alla salvaguardia dei livelli occupazionali e del mantenimento dell’Azienda pubblica». «Pertanto», concludono, «sollecitano l’apertura di un tavolo di merito, supportato da elementi oggettivi per un esame concreto e determinante».
«Il confronto non ci ha mai spaventato, ci siamo sempre misurati sui tavoli di trattativa», soggiunge il Segretario del SULCT di Roma e Lazio Renzo Coppini, «nelle assemblee, nelle riunioni, in maniera aperta e costruttiva. La nostra storia testimonia la costante ricerca che abbiamo portato avanti per riuscire ad aggregare la Categoria. Egoismi personali e miopie politico/sindacali non ci hanno permesso di costruire un’aggregazione sul territorio nazionale, capace di rispondere alle esigenze del mondo del lavoro in maniera organica, riportando al centro dell’attenzione l’uomo e i suoi diritti di lavoratore calpestati dalla concertazione sbilanciata verso la concorrenza e l’imprenditoria. Il patto tra il Sul, l’Utl e il Fast-Confsal è un segnale importante, visto gli scenari che si stanno prefigurando per la categoria, quali le liberalizzazioni e la regolamentazione del diritto allo sciopero».