Trasporti, dal SUL l’invito a vigilare e a rimanere uniti

All’indomani della mobilitazione nazionale di ventiquattrore proclamata dal SUL, che ha registrato un’altissima adesione, si analizzano i risultati

All’indomani della mobilitazione nazionale di ventiquattrore proclamata dal SUL, che ha registrato un’altissima adesione degli Autoferrotranvieri, specie a Roma, si analizzano i risultati. In modo ludio ed equilibrato, ovvio, lungi dalle polemiche più o meno strumentali delle ultime ore. «Colleghi», recita il dispaccio della Segreteria Nazionale del SULCT, «lo sciopero sembrerebbe che abbia prodotto i risultati sperati dagli Autoferrotranvieri italiani che hanno aderito alla protesta contro l’abrogazione del Regio Decreto 148/31».

«È notizia, già dal giorno dello sciopero, che alcuni Parlamentari su indicazione del Ministero abbiano presentato due emendamenti alla legge relativa alle Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno in discussione alle Camere (DL 91/2017)». «Un emendamento dovrebbe tentare di risolvere il problema della Clausola Sociale, nel caso in cui i lavoratori siano interessati in passaggi di azienda derivanti dal processo di liberalizzazione del settore TPL, mantenendo intatto il secondo livello di contrattazione. Un secondo emendamento dovrebbe contenere le tutele per il personale inidoneo e l’abrogazione del comma 12 quinquies dell’art. 27 del DL 50/2017 che abrogava il Regio Decreto 148/31. Se così fosse, la Categoria è riuscita a convincere la politica a ripristinare il RD 148/31 e a tutelare i Lavoratori con la Clausola Sociale».

«Ma attenti», chiosa la Segreteria Nazionale, «non è ancora stato fatto e non è detto che il Parlamento approvi, pertanto è nostro compito vigilare e se nei prossimi giorni non ci sarà quanto promesso, continueremo imperterriti la lotta. La Compattezza e l’unione ha dimostrato a tutti che si possono cambiare le regole del gioco».