RD 148/31: Ultima Corsa, impediamo che questo scempio si compia

Con un emendamento le lobby del settore trasporti hanno fatto iniziare dai loro referenti politici l’iter di abrogazione del R.D. 148/31

ULTIMA CORSA

Con un emendamento inserito all’interno della manovra correttiva, passata con il voto di fiducia alla Camera, le lobby del settore hanno fatto iniziare dai loro referenti politici l’iter di abrogazione del R.D. 148/31. CGIL CISL UIL FAISA CISAL e UGL il 12 giugno si sono affrettati a sottoscrivere un accordo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attraverso il quale, di fatto, sanciscono l’abrogazione del Regio Decreto . Intanto una prima considerazione: la solidità di una legge è ben altra cosa un accordo.

C’è da scommettere che di fronte alla spontanea mobilitazione dei lavoratori, come quella del 13 giugno sotto il Senato, e quelle che seguiranno nei prossimi giorni ad iniziare dallo sciopero di 24 h del 16 giugno, i solerti sindacalisti confederali si affretteranno nelle rimesse e nei depositi a rassicurarli che aggiusteranno tutto fra un anno nel nuovo CCNL. Insieme ai loro padrini politici tentano l’ennesimo raggiro ai danni del mondo del lavoro.

Con l’accordo è abrogato il R.D. 148/31 “fatta salva la loro applicazione fino al primo rinnovo del ccnl e, comunque, non oltre un anno dalla data in vigore del presente decreto”

I tranvieri italiani conoscono bene l’iter dei rinnovi contrattuali degli ultimi 20 anni. Mai rinnovati a scadenza naturale ma dopo un ritardo di anni (per es. l’ultimo dopo circa 7 anni). Significa che da qui ad un anno, la categoria degli autoferrotranvieri si troverà in mezzo ad un vuoto legislativo in piena stagione delle gare, che presumibilmente sarà occupato dalla contrattazione tra aziende private, OO.SS. confederali e le barbarie previste dal JOBS ACT (per es. abrogazione art. 18). Ora quello che nell’ultimo ventennio sono riuscite a sottoscrivere CGILCISL – UIL- FAISA CISAL e UGL con le aziende tutti i lavoratori italiani lo hanno ben presente. Le condizioni medioevali in cui è tornato il mondo del lavoro ne sono la prova.

Quindi il rischio concreto che corrono i lavoratori autoferrotranvieri è quello di sprofondare nel girone infernale della precarizzazione del lavoro, utilizzata come arma di ricatto dalle aziende per diminuire il costo del lavoro e del servizio. Una storia centenaria di diritti e garanzie conquistate da una categoria orgogliosa e determinata, cancellata dal sistema delle lobby e dai loro complici.

Impediamo che questo scempio si compia 

FERMIAMOLI
VENERDI 16 GIUGNO
SCIOPERO DI 24 H

PRESIDIO DALLE 10 ALLE 14 SOTTO AL SENATO
(P.zza delle cinque Lune)


LUNEDI 19 GIUGNO
PRESIDIO DALLE 10 ALLE 14 SOTTO AL SENATO
(P.zza delle cinque Lune)

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