
Dura la reazione dei dipendenti della Medcenter che, durante l’incontro con il SUL, si è dimostrata poco disponibile a rivedere il numero degli esuberi
PORTO GIOIA TAURO – Dalle 18 di ieri sera, 1° marzo, sono bloccate le attività portuali per l’indisponibilità del personale, che protesta contro la rigidità dimostrata dalla società Medcenter. Una decisione estrema – ma sacrosanta – presa in seguito all’incontro avvenuto nel pomeriggio tra il SUL e l’Azienda, dove quest’ultima si è dimostrata poco propensa ad aprire una trattativa al fine di contenere il numero dei lavoratori in esubero, che sono rimasti 400.
Nel piazzale antistante l’entrata portuale, il picchetto spontaneo va avanti a ritmi serrati, notte e giorno, e può contare sull’adesione completa dei lavoratori. “A causa della chiusura delle trattative da parte di Medcenter sugli esuberi di personale per la somministrazione del lavoro”, recita il documento del Coordinamento Porti del SUL, guidato da Daniele Caratozzolo, “vista anche la mancata consegna della tabella A, relativa all’organico funzionale, il Coordinamento indice un’assemblea permanente immediata con i lavoratori in servizio per l’informativa e le decisioni del caso. Inoltre”, conclude il documento, “per tutelare la sicurezza degli operatori, si chiede di attivare tempestivamente i pullman per recuperare il personale sotto bordo”.
“È la quarta volta che l’Azienda si presenta alle riunioni senza indicare di quanto è disposta a rivedere il numero degli esuberi che è fermo a 400”, ha dichiarato in un’intervista Domenico Macrì del Coordinamento Porti, “facendo intendere che se diminuzioni ci saranno esse verranno decise solo con le altre sigle sindacali. Il Sul nei mesi scorsi non ha firmato l’accordo sul numero di lavoratori da far assorbire dalla futura Agenzia, che il Governo deve ancora varare, ma questo fatto non può essere usato come un pretesto per farci sapere solo a cosa fatta di quanto l’Azienda accetta di rivedere l’organico. Abbiamo le nostre proposte ma temiamo che le altre parti accettino numeri risicati, da qui la volontà dei portuali di astenersi dal lavori fino a quando non diventerà’ chiaro che il terminalista accetta di abbassare fino ad un livello giusto il numero degli esuberi”.
L’intervista rilasciata da Carmelo Cozza della Segreteria Coordinamento Porti SUL
Queste le proposte del SUL:
1) Apertura trattativa sulla base della presa in visione dell’Organico Funzionale, in modo da constatare le reali esigenze dell’Azienda;
2) Introduzione del contratto di solidarietà interno (senza oneri né per lo Stato né per le casse aziendali), dove i lavoratori rinunciano a 3/4 giornate mensili, non retribuite, e ciò permetterebbe di recuperare parte del personale in esubero;
3) Riconsiderazione del piano in virtù dell’aumento dei volumi di traffico degli ultimi mesi, passato da 32mila contenitori settimanali, e cioè quando la MCT ha annunciato i 400 esuberi, agli attuali 38mila, nonché a fronte degli investimenti sui mezzi operativi dichiarati dall’Azienda (si attende un ulteriore aumento di volumi, con conseguente impiego di personale).
BLOCCATE LE ATTIVITA' AL PORTO DI GIOIA TAURO | Antonio Pronestì, segretario nazionale SUL: "Non ci fermeremo fino a quando i lavoratori non avranno certezze". LEGGI >>> http://bit.ly/2ldvZQE
Pubblicato da LaC news 24 su Mercoledì 1 marzo 2017
Le dichiarazioni del Segretario Nazionale del SULCT Antonio Pronestì
E mentre la protesta continua, nella giornata odierna il SUL, Coordinamento Portuali compreso, è stato ricevuto dal Prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari. “Esprimiamo soddisfazione per l’attenzione che il Prefetto ha riservato alla vertenza”, ha dichiarato il Segretario Nazionale del SULCT Antonio Pronestì a margine del confronto, “ma stigmatizziamo il comportamento della MCT che, di fronte ai ripetuti appelli, si ostina a evitare il confronto in merito ai problemi dei lavoratori portuali e alle proposte. La cosa grave è che l’Azienda avrebbe assunto il medesimo atteggiamento anche nei confronti dei Confederali”.