Cotral, SULCT: “L’Azienda dà i numeri. La protesta è stata un successo”

Il Segretario Regionale del SULCT fa un bilancio delle azioni di protesta di venerdì 24 febbraio, dallo sciopero al presidio sotto la Regione Lazio

“In Cotral giocano coi numeri e danno percentuali lontane dalla realtà. Infatti, anche stavolta i Lavoratori hanno risposto con forza e coesione”. Renzo Coppini, Segretario Regionale del SULCT, traccia il bilancio delle mobilitazioni di venerdì scorso, 24 febbraio, dallo sciopero al presidio sotto la sede dell’assessorato ai trasporti della Regione Lazio

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Entrambe le forme di protesta, indette contro l’Accordo sulla Produttività siglato il 22, hanno avuto un buon riscontro in termini di partecipazione. “Benché ne dicano, l’astensione dal lavoro dei soli autisti – precisa -, la categoria più colpita, è stata del 70 per cento, con punte del 90. Per rendersene conto, bastava recarsi ai capilinea che erano semi-deserti”. Un successo non inaspettato. “La misura è colma, sono mesi che diciamo all’Azienda di assumere un atteggiamento meno rigido e più aperto al dialogo e al confronto. Non ci hanno voluto sentire, sono andati avanti per la loro strada alla fine la reazione è esplosa in tutto il suo fragore, complice l’accordo firmato due giorni fa”. Centinaia di autisti e tripudio di bandiere in via del Giorgione. “Siamo solo all’inizio della battaglia. Quest’accordo è spiazzante, penalizza le condizioni di lavoro dei conducenti, i quali saranno obbligati anche a svolgere le mansioni sia di bigliettaio che di verificatore”.

Poi il confronto in Regione: “Durante il presidio siamo stati ricevuti dalla segreteria dell’assessore Civita, assente per un impegno istituzionale già programmato. Abbiamo spiegato le motivazioni della protesta e sottolineato che per gli accordi di tale portata è necessario tenere in considerazione il volere dei lavoratori interessati. Inoltre, abbiamo rimarcato che la Cotral utilizza i provvedimenti disciplinari come mezzo coercitivo, tanto da innescare, negli ultimi mesi, un clima di tensione e di terrore. Altra cosa assurda che deve essere risolta”.

L’intervista rilasciata da Stefano Di Bono, RSU SULCT di Latina, ai microfoni di Clash City Workers

Infine, il Segretario Coppini ha rammentato una sentenza della Corte di Cassazione che “in merito all’efficacia della valenza erga omnes, vincola l’Azienda a siglare accordi sindacali separati per i Lavoratori iscritti a Organizzazioni sindacali non firmatarie, le quali abbiamo espresso esplicito dissenso, come il SULCT nel caso specifico”.