
Gesto encomiabile di un autista, che, sfidando il pericolo, ha evitato che le fiamme carbonizzassero un’altra vettura aziendale
Si è buttato a capofitto, prontamente, sfidando il pericolo del caso e salvando dalle fiamme un’altra vettura di Atac SpA. Non poco di questi tempi, il parco veicoli aziendale langue, cosa nota, e un solo autobus può fare la differenza. Specie se il mezzo, della penultima fornitura, è in carico alla rimessa Magliana che, purtroppo, sta maggiormente pagando il prezzo della crisi.
L’episodio è accaduto la notte del 10 dicembre in Piazza dei Cinquecento, a pochi metri dalla banchina del capolinea di Termini. Mentre completava la manovra di accesso, l’autista (C.G.), in servizio sulla Linea N5, ha notato dense sbuffate di fumo in corrispondenza delle ruote posteriori destre. Qualcosa non andava, occorreva intervenire rapidamente, anche perché la coltre di fumo aumentava col passare dei minuti. Di volata ha fatto scendere i passeggeri, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, e, una volta avvisato il personale del capolinea di Termini, che si è messo subito a disposizione, è andato a parcheggiarsi lontano dagli utenti stessi e dai tanti curiosi, attratti dalla situazione. Onde escludere spiacevoli sorprese.
Una volta avvicinatosi si è accorto che il vano della gemellare destra era interessato da un principio di incendio, sufficiente a procurare seri danni, se non controllato alla svelta. Ma raggiungere le fiamme era difficile e, dopo un primo tentativo, il conducente, cosciente di questo, si è adagiato con destrezza sotto il bus, senza troppe cerimonie, coadiuvato dal collega del capolinea. Una mossa azzeccata, che gli ha permesso di sprigionare il liquido estinguente direttamente sul fuoco e di raffreddare, al contempo, l’area interessata, come la prassi vuole.
In pochi minuti l’allarme è rientrato, grazie soprattutto al provvidenziale intervento dell’autista, che, di fatto, ha evitato sia la distruzione della vettura aziendale, intera o parziale, che l’intossicazione dell’aria circostante, aspetto ugualmente importante. Un gesto, questo come tanti altri, caduti nel dimenticatoio, che dovrebbe indurre la collettività a giudicare gli autoferrotranvieri con più parsimonia.