
Comunicato Stampa
Congresso Nazionale SUL e SULCT, eletti Bottoni e Pronestì: “Coinvolgere lavoratori e giovani”
Si è svolto a Roma, nella giornata di ieri, domenica 11 dicembre, il Terzo Congresso Nazionale del Sindacato Unitario Lavoratori. Dopo un ampio dibattito, nei quali sono intervenuti i Segretari Regionali e Provinciali di tutta Italia, l’Assemblea è proseguita con le operazioni per il rinnovo delle cariche sociali. Al termine delle consultazioni, sono risultati eletti Stefano Bottoni in qualità di Segretario Nazionale del SUL e Antonio Pronestì in qualità di Segretario Nazionale SULCT (Comparto Trasporti). Una conferma per quest’ultimo.
“I segnali di ripresa sono ancora troppo deboli e contraddittori – hanno dichiarato Bottoni e Pronestì in una nota congiunta – lo spostamento dell’attenzione al sistema industriale verso la finanziarizzazione ossessiva e ingiustificata dell’economia continua ad essere il problema irrisolto e costituisce una delle causa fondamentali della congiuntura negativa. In Italia questa strategia ha determinato il progressivo impoverimento e la considerevole riduzione della capacità di spesa del ceto medio. Processo che è stato aiutato dal blocco di sette anni dei contratti pubblici e della eseguità degli aumenti salariali nei rinnovi contrattuali provati, dal blocco del turn over in aziende private e nella pubblica amministrazione, nella destrutturazione colpevole del sistema pensionistico per i lavoratori ordinari che non ha toccato nessuna delle fasce di privilegio di categoria e corporazione. Le Associazioni Sindacali istituzionalizzate hanno, sostanzialmente, accettato il blocco delle retribuzioni e delle pensioni o non hanno ritenuto o trovato la forza per opporsi alla deriva. Valga, come esempio, la famigerata Legge Fornero. A queste strategie economiche non si è avuta opposizione, né dei sindacati né della politica”.
“Nella sua breve esistenza, il SUL è riuscito a qualificarsi come Sindacato Alternativo, pronto a spendersi con generosità in battaglie di rilievo per categorie e per i territori. E per quanto ci si possa ritenere soddisfatti dal percorso compiuto, non possiamo evitare di riflettere sulla necessità di allargare la nostra presenza organizzata in territori nei quali siamo assenti. Azione di importanza strategica per rendere il SUL più forte e più capace di incidere nello scacchiere complessivo delle strategie sociali e contrattuali dei sindacati italiani. Dobbiamo coinvolgere non solo tutti i nostri iscritti, ma anche lavoratrici e lavoratori non iscritti al nostro sindacato e perfino coloro che hanno aderito ad altre organizzazioni. Abbiamo bisogno di un dibattito ampio e approfondito che dia il segno di apertura del SUL. Nei posti di lavoro e nelle città nei quali è presente, il SUL riesce a consolidare e allargare la propria base rappresentativa. Gli esempi più rimarchevoli, possiamo riscontrarli in alcune importanti istituzioni in Reggio Calabria (ASP e Comune di Reggio Calabria, Provincia di Catanzaro), in occasione delle elezioni RSU, in Sardegna e in Puglia dove abbiamo abbracciato nuovi settori.
“Occorre coinvolgere lavoratori e giovani – conclude la nota – nelle battaglie sindacali che si mettono in campo e configurarsi come una realistica alternativa ad un sindacato appiattito sulle proprie attribuzioni e su una prassi che bisogna continuare a scalfire. L’obiettivo deve essere quello di costruire sempre più un sindacato dei luoghi di lavoro e anche un sindacato di popolo che abbia voglia e la capacità di costruire vertenze di valenza generale e senza diretto riferimento categoriale. Scelte che implicano un rapporto dialettico con la politica e con le Istituzioni, a qualsiasi livello”. XXX